Terapia per i tumori inoperabili

Terapia per i tumori inoperabili

A PAVIA UNO DEI 6 CENTRI AL MONDO

Una terapia con la quale sono stati trattati in più di 10 anni oltre 4.000 pazienti con tumori non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale, utilizzando fasci di protoni e ioni carbonio, particelle pesanti, che a differenza dei raggi X utilizzati in radioterapia, sono in grado di colpire le cellule tumorali con precisione ancora maggiore e minore impatto sui tessuti sani circostanti.

Sanitadomani.com – PAVIA. Il CNAO di Pavia, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, è l’unico centro italiano e uno dei 6 nel mondo in grado di effettuare il trattamento dei tumori con protoni e ioni carbonio.
Una terapia con la quale sono stati trattati in più di 10 anni oltre 4.000 pazienti con tumori non operabili e resistenti alla radioterapia tradizionale, utilizzando fasci di protoni e ioni carbonio, particelle pesanti, che a differenza dei raggi X utilizzati in radioterapia, sono in grado di colpire le cellule tumorali con precisione ancora maggiore e minore impatto sui tessuti sani circostanti.

MEDICI E TECNICI
SALVANO VITE
L’utilizzo di particelle pesanti, come i protoni, per le terapie oncologiche, implica però l’installazione nei luoghi di cura di acceleratori in grado di produrle.
Questi dispositivi, che sono sicuri e tecnologicamente avanzati, richiedono particolari competenze finalizzate non solo al loro utilizzo ottimale a fini clinici, ma anche per consentire un’adeguata protezione dalle radiazioni che emettono per gli addetti ai lavori e per i pazienti.

Gli esperti di CNAO collaboreranno quindi con il CRO Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, in provincia di Pordenone, proprio nella definizione di tutti gli aspetti necessari a schermare gli ambienti che ospiteranno l’acceleratore di protoni, così da garantire la massima sicurezza al personale clinico e ai pazienti che si sottopongono alle terapie.

LA PROTONTERAPIA
NON É INVASIVA…

La protonterapia non sostituisce la radioterapia, ma è indicata nei casi in cui quest’ultima non risulta pienamente efficace e non si può procedere con la rimozione chirurgica vista la stretta vicinanza del tumore ai tessuti sani.
Generalmente questo accade per i melanomi oculari, i tumori cerebrali, spinali e della base cranica e per il trattamento di neoplasie pediatriche.
Sono anche in corso studi sul ruolo della protonterapia in tumori più comuni quali quelli di testa e collo, fegato, mammella e prostata.

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