Invecchiamento: fisioterapia e nuove tecnologie

Invecchiamento: fisioterapia e nuove tecnologie

Coinvolta anche l'intelligenza artificiale

Entro il 2050 si calcola che gli over 65 saranno oltre il 34 per cento della popolazione. Questo comporta la creazione di nuovi modelli organizzativi sanitari, che mettano al centro la cura della persona anziana, sempre tenendo conto della sostenibilità, anche economica, da parte del SSN.

Sanitadomani.com – BOLOGNA: L’attività fisica costante come metodo per un invecchiamento attivo che mantenga la persona in salute anche nella terza età. Una tematica di fondamentale importanza cui l’AIFI, Associazione Italiana di Fisioterapia ha dedicato il  convegno ‘Nuove prospettive in Fisioterapia per le persone anziane” tenutosi presso l’ospedale Ortopedico Rizzoli di Bologna.

Un incontro incentrato anche sul ruolo delle nuove tecnologie all’interno dei processi medici che si occupano della persona anziana. In quest’ottica un posto da protagonista lo ricopre l’intelligenza artificiale, da sfruttare anche nel campo della fisioterapia.

L’invecchiamento della società

All’incontro erano presenti Antonio Culcasi, presidente del Comitato Esecutivo Nazionale del gruppo di interesse specialistico in fisioterapia dell’anziano e Andrea Turolla, vicepresidente nazionale di AIFI. I medici hanno portano alcuni dati per fotografare l’attuale situazione e ragionare sugli sviluppi futuri.

Entro il 2050 si calcola che gli over 65 saranno oltre il 34 per cento della popolazione. Questo comporta la creazione di nuovi modelli organizzativi sanitari, che mettano al centro la cura della persona anziana, sempre tenendo conto della sostenibilità, anche economica, da parte del SSN.

Tra le proposte, quella di una presenza capillare di fisioterapisti, in un’ottica di presa in carico del paziente anziano non solo al momento della riabilitazione, ma anche per una accurata e specifica prevenzione. La promozione dell’attività fisica deve passare da programmi personalizzati secondo le logiche del Chronic Care model, non solo come proposta di prestazione.
Insomma servono nuovi modelli che abbiano al centro l’anziano ed un suo invecchiamento sano ed attivo

Le nuove tecnologie per aiutare la terza età

Ci sono due campi nei quali le nuove tecnologie possono divenire alleate per aiutare la persona anziana. Da una parte di migliorare l’equilibrio attraverso la stimolazione sensoriale, prevenendo la frattura del femore, uno degli incidenti più comuni nell’età dell’invecchiamento.

Il secondo è quello della teleriabilitazione, aumentando il contatto e la continuità assistenziale al domicilio. Questo meccanismo stimola anche l’autotrattamento, permettendo alla persona anziana di non sentirsi sola pur prendendo su di sé la responsabilità della propria salute.

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