Dati sull’obesità: uomini più a rischio, donne in forma più grave

Dati sull’obesità: uomini più a rischio, donne in forma più grave

Sanitadomani.com – MILANO: Il rapporto del Centro Auxiologico di Milano illustra dati sull’obesità purtroppo poco rassicuranti. E’ una vera e propria epidemia, che si trascina ormai da qualche decennio, di una patologia difficile da affrontare e debellare.

La struttura milanese ha presentato uno studio di oltre 400 pagine, che ha visto coinvolti più di 40 medici ed esperti del settore. Per fotografare la situazione, ma anche suggerire soluzione mediche, nutrizionali, psicologiche, fino ai trattamenti farmacologici e chirurgici.

Un report che tiene conto anche dei danni, in questo campo, dovuti al Covid 19; il lockdown e le restrizioni hanno impedito l’attività fisica in strutture idonee, oltre che influire negativamente sull’umore e la psiche. Non a caso, i medici hanno registrato un aumento del 30 per cento dei disturbi alimentari, obesità compresa.

I dati sull’obesità: malattia cronica in aumento

La comunità scientifica è ormai concorde nel leggere i dati sull’obesità: si tratta di una malattia cronica, che diventa rilevante fattore di rischio rispetto ad altre patologie non trasmissibili. L’eccesso di peso è infatti solo il sintomo più evidente, al quale si accompagnano alterazioni metaboliche e funzionali importanti.

Una malattia che non si diffonde in modo uniforme però. Il genere maschile è molto più a rischio. Sebbene possa sembrare che sia le donne a preoccuparsi di più della linea e dell’alimentazione, questo riguarda atteggiamenti generali di estetica e salute. Le cose cambiano quando parliamo di patologia.

Secondo le stime, su 10 individui adulti maschi ben 6 sarebbero in sovrappeso, contro 4 donne nello stesso paragone. In entrambi i generi, il picco è tra i 65 e i 74 anni; a questa età è in eccesso di peso il 53% delle donne e il 68% degli uomini.

Gli uomini a rischio fin da giovani

Ma la tendenza maschile a essere maggiormente a rischio obesità si mostra già nei ragazzi. Nella fascia di età fra i 18 e i 34 anni, oltre il 40% degli individui di sesso maschile è in sovrappeso; percentuale che arriva a superare il 50% dopo i 35 anni.

Molte le donne fra i grandi obesi

Sebbene i dati sull’obesità indichino gli uomini come i più colpiti, c’è una categoria in cui la presenza femminile è più alta. Prendendo in considerazione la grave obesità, ovvero con indice di massa corporea superiore a 35, allora le donne sono in presenza maggioritaria. In numeri, è un gruppo che in Italia comprende 1 milione di persone, pari al 2,3% della popolazione adulta.

Bambini e adolescenti: italiani fra i più colpiti in Europa

I dati sull’obesità danno un quadro preoccupante: in Europa, 1 bambino su 8 fra i 7 e gli 8 anni è in obeso. L’Italia, insieme a Cipro, Grecia e Malta, ha uno dei tassi più alti, pari al 18%. Una situazione drammatica, visto il fatto che l’obesità preadolescenziale è purtroppo strettamente legata allo sviluppo dell’obesità anche in età adulta; la metà degli adolescenti in sovrappeso combatte questa patologia per il resto della vita.

«Il nostro mondo sta vivendo una trasformazione epocale di tipo demografico, sociale, economico e ambientale, fortemente influenzata dalla pandemia di Covid-19», sottolinea Gianfranco Parati, direttore scientifico dell’Auxologico. «In questo contesto l’epidemia dell’obesità e delle malattie non trasmissibili, insieme all’invecchiamento della popolazione, minacciano seriamente i sistemi sanitari. Sebbene dal 2000 in poi si sia assistito ad una lenta ma progressiva presa di coscienza dei governi del mondo occidentale sull’esigenza di dare risposte concrete alla pandemia di obesità, le politiche intraprese non sono apparse in grado di incidere concretamente sull’evoluzione del fenomeno. Questo volume vuole portare un suo contributo significativo alla gestione di questo problema». 

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