Riconoscere l’Apnea notturna malattia invalidante

Riconoscere l’Apnea notturna malattia invalidante

5 PARLAMENTARI FIRMATARI DEL PDL

A Roma presentato il Progetto di legge per riconoscere l'OSAS come malattia invalidante. Sarebbe nel contempo necessario che il Ministero della Salute, magari su sollecitazione degli stessi attivi parlamentari promotori del Pdl, invitasse le Regioni ad effettuare i controlli su quanti centri di polisonnografia sono in funzione, quali sono le liste d'attesa, quanti polisonnigrafi mancano negli ospedali e soprattutto a quali disagi va incontro il paziente risultato necessitante della Cpap gli ospedali affidano alle 'cure' delle ditte appaltatrici e venditrici dei macchinari

Sanitadomani.com – ROMA. Per chi non lo sapesse, l’OSAS è il nome della patologia meglio definita Apnea Ostruttiva del Sonno.
Si tratta di una malattia che si presenta quasi sempre con il fastidioso (per il proprio partner) russamento.
In realtà lo sgradevole rumore è nulla rispetto a quello che invece avviene in modo silente a danno dell’intero apparato cardiocircolatorio del paziente.
Si va dall’ipertensione, all’aritmia cardiaca e persino all’infarto o all’icuts e altre gravi malattie invalidanti o mortali.
A cominciare da coloro che al mattino si svegliano con la pressione alta e stanchezza (sintomi che poi si normalizzano durante il giorno) il bravo cardiologo prescrive, tra gli altri, un esame polisonnografico per definire bene le cause dell’ipertensione e poter avere un quadro clinico reale.

ESAME POLISONNOGRAFICO?
VENGA IL PROSSIMO ANNO…

Purtroppo, a cominciare dalla sanità Lombarda, che purtroppo ha fatto arrugginire la sua medaglia di eccellenza, sottoporsi ad un esame polisonnografico per un paziente è più o meno un’impresa.
Tempi di attesa inimmaginabili.
Il congegno che serve per monitorare il sonno del paziente è tipo un Holter cardiaco il cui costo è del tutto insignificante rispetto alla pioggia di miliardi di euro spesi ogni anno per la nostra sanità e buona parte di essi per tecnologie sempre più all’avanguardia o sostitutive di altre ancora efficienti.
Ma il mistero resta fitto, molto fitto, sul perchè ci siano pochi centri pubblici dotati di queste poco costose attrezzature sanitarie che sono indispensabili per diagnosticare l’OSAS.

NEL GIRONE INFERNALE
DEI FORNITORI DI CPAP

Per non parlare dei pochi fortunati e contestualmente malcapitati cittadini che dopo essere riusciti a sottoporsi all’esame risultano positivi: la notte vanno incontro a pericolose Apnee Ostruttive del Sonno.
Qui il paziente dev’essere davvero paziente perchè, solitamente, se non paga otterrà ben poco.
Almeno in Lombardia, il malcapitato paziente entra in una sorta di girone dantesto nel quale incontra le aziende vincitrici degli appalti sanitari e che forniscono in esclusiva l’indispensabile macchinario.

AI CLIENTI DEL SSN
CPAP RUMOROSE?
Chi chiede di avere la macchina in convenzione con il SSN raramente riesce nel suo intento o magari ne ottiene una in prova che, casualmente, può capitare sia un modello base talmente rumoroso da tenere svegli anche i vicini di casa.
Chi invece ‘sceglie’ il noleggio (pagando l’uscita del tecnico e per tre mesi l’uso del macchinario) usufruisce di una cpap silenziosa. Non solo, anche della tele-assistenza e della telefonata mensile di una gentile operatrice che si informa sulle sue condizioni.
Una volta però riscattato il costo completo della Cpap, con cifre che sfiorano gli 800 euro, ecco che per magia spariscono tutti.

E’ MEGLIO CHE LE REGIONI
FACCIANO UN CONTROLLO
Di questo imbarazzante e scandaloso aspetto non si è parlato nella conferenza stampa che si è tenuta ieri nella Sala stampa della Camera dei Deputati, dove sono intervenuti gli onorevoli Elena Carnevali, Maria Lucia Orefice, Federico Fornaro, Fabiola Bologna, Roberto Novelli e il Presidente dell’Apnoici italiani Luca Roberti.
C’è da augurarsi che gli stessi parlamentari si rendano anche protagonisti di un’iniziativa nei confronti del Ministero della Salute affinchè invii gli ispettori ad effettuare le dovute verifiche tra i pazienti che rischiano di essersi smarriti nel percorso burocratico ed economico poco lineare.

La conferenza stampa di presentazione del progetto di legge per il riconoscimento dell’OSAS come malattia invalidante è stata dedicata nello spiegare ai giornalisti le finalità dell’iniziativa parlamentare che riguarda milioni di pazienti.

Il dibattito è stato moderato dal dott. Giuseppe Insalaco, penumologo-IFT-CNR.
Ci auguriamo che il prossimo passo sia quello di verificare perchè sono così pochi i centri pubblici di polisonnografia e che cosa accade davvero ai pazienti che gli ospedali ‘affidano’ nella mani delle ditte appaltatrici e rivenditrici di Cpap. 

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