Più lavoro per Ats e Medici

Più lavoro per Ats e Medici

Più competenze e lavoro per le Ats (ex Asl) e i medici di famiglia della Lombardia, lo ha stabilito Regione Lombardia.

Sanitadomani.com – Milano. Medici di base in servizio anche nel fine settimana e continuità assistenziale prolungata durante i mesi estivi, nelle località turistiche lombarde.
È quanto prevede una delibera della Giunta Regionale proposta dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera, e approvata nei giorni scorsi.
“Regione Lombardia gioca d’anticipo, questo provvedimento – spiega l’assessore – che prevede l’estensione dei servizi di medicina territoriale fino a 16.008 ore complessive, ha una duplice valenza:
garantire la necessaria assistenza socio
sanitario ai turisti che scelgono le località lombarde per le vacanze;
mantenere un servizio adeguato per i residenti in
queste stesse comunità che in determinati periodi dell’anno vedono aumentare la popolazione in modo esponenziale”.
La regia sarà in capo delle Agenzie per la tutela della Salute (ATS ex ASL) di riferimento che definiranno orari e modalità di potenziamento delle attività.
Il servizio di assistenza sanitaria rafforzato entra in funzione quando non è più possibile garantire un livello accettabile tramite le normali attività ed i servizi di base esistenti nel territorio.

COMPITI E OBBLIGHI DEL MEDICO
“I medici operano secondo modalità e turni orari stabiliti dalle ATS – aggiunge Giulio Gallera – per tutti i giorni della settimana, comprese le domeniche e i giorni festivi”.
Ai medici addetti a tale attività possono essere affidati anche turni di rafforzamento della continuità assistenziale.
Il medico, oltre a eseguire le visite ambulatoriali e domiciliari e gli interventi di pronto soccorso, rilascia prescrizioni farmaceutiche, richiede indagini specialistiche, formula proposte di ricovero e rilascia certificati di malattia.

COMPITI DELLE ATS
La Ats deve assicurare la disponibilità di idonei ambulatori opportunamente attrezzati.
Le singole ATS – conclude Gallera  – in rapporto alla dislocazione dei presidi ospedalieri di pronto soccorso, alla situazione viaria esistente e all’incidenza pregressa degli interventi di emergenza medica più comunemente rilevabili nelle località turistiche di propria competenza durante i periodi di alta stagione (es. infortuni in montagna), valuteranno l’opportunità di attrezzare idoneamente l’ambulatorio del servizio, al fine di poter assicurare prestazioni di primo soccorso, che
eventualmente si dovessero rendere necessarie, prima dell’avvio del paziente verso l’ospedale“.

 

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