Non dormi? Colpa delle ipocretine

Non dormi? Colpa delle ipocretine

PROBLEMA DI TANTI ANZIANI

É emerso è che i topi anziani avevano perso circa il 38% di ipocretine rispetto a quelli giovani. Non solo: le ipocretine rimaste nei topi anziani erano più facilmente attivabili, rendendo così gli animali più inclini al risveglio.

Sanitadomani.com – Milano. Che dopo una certa età non si riesca più a farsi quelle belle dormite di quando eravamo giovani è una certezza sperimentata da molti.
 Ora si sta cercando di capire perché ciò accada.
Gli scienziati stanno lavorando e testando analizzando il riposo di topi giovani e anziani.

 Il team ha selezionato topi giovani (da tre a cinque mesi) e vecchi (da 18 a 22 mesi) e ha utilizzato la luce trasportata dalle fibre per stimolare neuroni specifici.
 I risultati sono stati registrati utilizzando tecniche di imaging.

RESPONSABILI
LE IPOCRETINE

L’attenzione si è focalizzata sulle ipocretine, sostanze chimiche chiave generate solo da un piccolo gruppo di neuroni nell’ipotalamo del cervello e che sono deputate al controllo sonno-veglia.
Ciò che è emerso è che i topi anziani avevano perso circa il 38% di ipocretine rispetto a quelli giovani.
Non solo: le ipocretine rimaste nei topi anziani erano più facilmente attivabili, rendendo così gli animali più inclini al risveglio.
Ciò potrebbe essere dovuto al deterioramento nel tempo dei “canali del potassio”, che sono interruttori biologici di accensione e spegnimento importanti per le funzioni di molti tipi di cellule.

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