Cercasi farmaci ‘intelligenti’

Cercasi farmaci ‘intelligenti’

Sanitadomani.com – Domenica 21 giugno si è celebrata la 15esima giornata mondiale contro leucemie, linfomi e mieloma. L’Ail ha organizzato una conferenza stampa in streaming per fare il punto della situazione sulla ricerca medica sui tumori del sangue.

“Fino a 20 anni fa – ha detto il presidente Sergio Amadori, professore onorario di Ematologia all’università Tor Vergata di Roma –  l’unica arma era la chemioterapia. Il mix di farmaci impedisce la proliferazione delle cellule tumorali ma colpisce allo stesso modo tessuti sani e malati, con effetti collaterali molto pesanti”.  Negli ultimi anni la ricerca si sta muovendo su una strada diversa, quella delle terapie personalizzate e della medicina di precisione. L’obiettivo è cercare cure per specifici tumori di specifiche persone. Ogni patologia  è diversa anche per cause genetiche o molecolari. Ecco perché la ricerca si sta spostando sulla creazione di farmaci personalizzati, detti anche ‘intelligenti’.

“Il farmaco intelligente o a bersaglio molecolare – prosegue Amadori – è più efficace e molto più tollerabile. È dotato di un ‘detector’, o recettore, creato in laboratorio che gli permette di individuare e neutralizzare solo le cellule malate. Questo si traduce in risposte migliori e più durature e in un incremento notevole della qualità di vita del paziente». I risultati di questo approccio sono incoraggianti: per esempio, la sopravvivenza dei malati di mieloma è raddoppiata negli ultimi dieci anni.

Ci sono per ancora molti passi avanti da fare: non esiste ancora cura per  il mieloma multiplo, che viene solo tenuto sotto controllo. Importanti anche gli sviluppi nel campo dell’immunoterapia, in particolare per la terapia a base di cellule Car-T. Si tratta di linfociti prelevati dai pazienti e “riprogrammati” in laboratorio in modo da riconoscere il tumore e attaccarlo. Un meccanismo che ha permesso di curare persone per cui non esistevano alternative mediche. Purtroppo tale terapia non è adatta a tutti, data la sua tossicità. E’ prescritta solo a pazienti in buon condizioni fisiche generali.

Continuare a fare ricerca è fondamentale . Durante l’emergenza legata al coronavirus la ricerca sulle altre malattie ha rallentato, quindi ora AIL sta cercando di riattivare molti progetti di studio che sono rimasti momentaneamente in stand by. Per conoscere l’attività di Ail o per fare una donazione, è possibile visitare il sito ufficiale.

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