750MILIONI IN RICERCA E INNOVAZIONE

750MILIONI IN RICERCA E INNOVAZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA HA APPROVATO ALL’UNANIMITÁ IL PROGRAMMA STRATEGICO PER LA RICERCA, L’INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

SANITADOMANI – MILANO. Stanziate risorse per 750 milioni di euro dedicate alla Ricerca e all’innovazione in Lombardia.
Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il Programma strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico.
Un documento che si è avvalso anche della partecipazione dei cittadini, che in 1500 hanno partecipato a una consultazione pubblica online sulla piattaforma web Open Innovation.
Tra le priorità emerse dalla consultazione, anche la salute, in particolar modo l’invecchiamento.
Un tema, che è anche il focus dell’edizione 2019 del ‘Premio Internazionale Lombardia è Ricerca‘, sempre più attuale: guardando alle statistiche sulle aspettative di vita, nel 2015 la vita media
in Italia era di 79,6 anni per gli uomini e di 84,6 anni per le donne, ma l’aspettativa di vita in salute molto più bassa, rispettivamente 70,6 anni per gli uomini e 73,1 per le donna.
Ecco allora che la ricerca diventa una priorità, in particolare della zona UE dove la percentuale di popolazione over 65 è destinata a crescere.

LO SVILUPPO TECNOLOGICO

Il testo è stato valutato in modo positivo anche dal Foro regionale per la ricerca e l’innovazione, il team di dieci esperti internazionali istituito da Regione Lombardia per affiancarla nell’interpretare le nuove sfide poste dallo sviluppo tecnologico.
Il senso politico del provvedimento è quello di acquistare un biglietto di prima fila per essere presenti nel futuro, inteso come sviluppo tecnologico e innovazione, nell’abito dei processi di crescita tenendo conto la realtà sociale e la migliore qualità del ritmo di vita quotidiano. 
“La Lombardia oggi si confronta , prima ancora che con altre Regioni d’Italia, con altri territori del mondo”, ha detto il Vice Presidente della Giunta Regionale, Fabrizio Sala “La politica dell’innovazionnon si deve fermare allo scenario industriale.
C’è anche un orizzonte sociale che ci deve orientare e far si che le nostre scelte dirigano l’economia e non solo ne siano conseguenza
” .
“”E’ un documento – ha evidenziato Curzio Trezzani, relatore del provvedimento principale,- che guiderà per tre anni le politiche regionali su un tema di importanza strategica ai fini dello sviluppo. Il territorio lombardo si caratterizza da sempre per la sua forte propensione all’innovazione e svolge
– per le sue caratteristiche culturali  sociali ed economiche – un ruolo di stimolo anche nei confronti delle aree circostanti, in Italia e all’estero
”:
I megatrend, i bisogni delle persone, le sfide globali sono fra gli elementi che devono orientare l’innovazione, per questo nel provvedimento si attua la scelta di mettere al centro la persona e di organizzare – come ha spiegato Trezzani – una lettura del territorio per “ecosistemi”.

IL PD FAVOREVOLE, MA…

 Voto favorevole anche del PD che tuttavia ha osservato con gli interventi di Fabio Pizzul e Samuele Astuti, che sarebbe stato giusto e logico che il Piano passasse in tutte le Commissioni. Soprattutto se non volevamo che rimanesse un bel documento tecnico””.
L
’obiettivo del Piano strategico è rivoluzionare le città e di conseguenza regolare i ritmi di vita: niente code, tempi semaforici calibrati istantaneamente in base al traffico, monitoraggio ambientale continuo.
In tutto, sono 89 le macro aree che il Piano Strategico prende in considerazione: nutrizione, salute e life sciences, cultura e conoscenza, connettività e informazione  smart mobilityarchitecture, sostenibilità, sviluppo sociale, manifattura avanzata.
Insieme al provvedimento sono stati approvati anche quattro ordini del giorno.

Tre di essi sono di ambito sanitario: prevedono di potenziare lo sviluppo tecnologico IoT (Internet delle cose, Internet of things) presso le sedi ospedaliere pubbliche lombarde, trasferire tecnologie che coinvolgano gli IRCCS lombardi
(Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) e potenziare il concetto di nutrizione per i pazienti oncologici, cronici, geriatrici, anche in un’ottica di salvaguardia dei costi sanitari di lungo periodo.

Altri temi messi in risalto dalla cittadinanza, quelli legati alla sostenibilità ambientale e alla mobilità, indicati come bisogno primario soprattutto dai giovani under 26.
In Lombardia si verificano ogni giorno 16 milioni di spostamenti e i costi derivanti da traffico e ingorghi pesano per circa l’1% del PIL regionale.

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