Ricerca scientifica, Italia paese più premiato in UE

Ricerca scientifica, Italia paese più premiato in UE

Sanitadomani.com- MILANO: La ricerca scientifica italiana è la più premiata d’Europa. Ed è donna. Questi i risultati raggiunti grazie anche la premio vinto da Sara Sigismund, ricercatrice dell’Istituto Europeo di Oncologia. Insieme ad altre 22 donne, il medico ha ricevuto uno dei 47 “ERC Consolidator Grant” del Consiglio Europeo della Ricerca.

I Consolidator Grants non sono solo un prestigioso riconoscimento ad honorem per l’eccellenza del percorso di ricerca, ma anche un finanziamento per un progetto innovativo in campi diversi; dalla medicina, alla biologia, alla fisica, alle scienze umanistiche. Il finanziamento ammonta a due milioni di euro in cinque anni. L’Italia diventa così, insieme alla Germania, la nazione dove metà dei premiati è donna; dato ottenuto per la prima volta.

LA RICERCA SCIENTIFICA SULLA COMUNICAZIONE DELLE CELLULE

Sara Sigismund lavora la Dipartimento di Oncologia Sperimentale IEO ed è Professore Associato all’Università degli Studi di Milano. Svolge la sua carriera interamente in Italia e si è concentrata sulla vita interiore della cellula, e in particolare sul suo sistema di comunicazione interno.

Il progetto finanziato vuole dimostrare che esiste un meccanismo, finora mai descritto, che fa interagire tra loro tre compartimenti cellulari; questa è la via di segnalazione con cui la cellula trasmette al suo interno le istruzioni per la duplicazione.

L’alterazione di questo passaggio è presente nella maggior parte dei tumori; l’errore nella trasmissione del segnale causa la duplicazione all’infinito delle cellule, dando luogo al processo noto come proliferazione tumorale. Comprendere il sistema di segnalazioni intracellulari nelle cellule sane e in quelle tumorali potrà in futuro portare all’identificazione di nuovi target per farmaci molecolari anticancro. 

IL DIALOGO INTERNO DELLA CELLULA

“Descriveremo il dialogo incrociato fra recettori dei fattori di crescita e il metabolismo mitocondriale all’interno del cellula – dichiara Sara Sigismund –. L’aspetto scientificamente più affascinante è che questo dialogo non avviene in modo canonico, ma attraverso un meccanismo fino ad ora sconosciuto”.

Come dice la ricercatrice, l’interazione fisica fra tre organelli della cellula interferisce sulle risposte fisiologiche della cellula stessa, come la proliferazione, la migrazione e la morfogenesi. Oggi la medicina sa che i ricettori, quando ricevono un segnale di crescita, lanciano un messaggio chiamato “cascata di trasduzione del segnale” che arriva al nucleo; a sua volta, il nucleo fa sì che la cellula agisca duplicando o migrando.

“Noi abbiamo scoperto – continua Sigismund – che c’è un altro meccanismo con cui i recettori dei fattori di crescita comunicano il loro messaggio alla cellula: gli organelli. Quindi quando il recettore del fattore di crescita viene stimolato dall’esterno, si attiva una “staffetta di organelli messaggeri”; comunicando tra loro, istruiscono la risposta cellulare. Se il recettore non viene spento in questo scambio, come avviene in condizioni fisiologiche, la cellula potrebbe continuare a duplicarsi e migrare, dando origine alle cellule tumorali. Per questo il nostro studio avrà un impatto fondamentale sulla biologia dei tumori e in futuro anche sulla terapia, quando troveremo farmaci molecolari in grado di intervenire sulla catena di trasmissione dei messaggi dei fattori di crescita. Già oggi sappiamo avere un ruolo fondamentale nell’oncogenesi”.

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