ORA C’É IL VIRUS DEL VAIOLO

ORA C’É IL VIRUS DEL VAIOLO

PER IL MINISTRO E' TUTTO OK

Del nuovo pericoloso virus infettivo sappiamo molto poco in merito alle sue possibili mutazioni e variazioni, alle conseguenze che potrebbe avere nel caso di un contestuale contagio di covid e vaiolo o tantomeno sulle attività di controllo sanitario nei porti e negli aeroporti. 

Sanitadomani.com – ROMA. “Il virus si trasmette per contatto diretto o molto stretto però, poi, i focolai tendono molto spesso ad autolimitarsi”. 
Lo afferma l’Istituto superiore di sanità del Ministero della Salute aggiungendo che “si tratta di un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che largamente si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità”.

QUALI SONO
I SINTOMI

Nell’uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste.
Si può trasmettere da uomo a uomo attraverso droplets (goccioline di saliva, come nel caso del covid ndr), contatto con fluidi corporei o con le lesioni cutanee.
La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono essere somministrati degli antivirali quando necessario.
Questo è quanto, dunque, assicurano dal Ministero della Salute.

MINISTRO SPERANZA,
NON C’É PERICOLO…

Assolutamente più ‘rassicurante’ è il nostro Ministro della Salute Roberto Speranza.
Lo stesso ministro, esponente della sinistra italiana al Governo, che, ricordiamo, quando i il covid si diffondeva ovunque, con la seconda ondata, lui aveva mandato alle stampe un libro nel quale si gloriava di aver sconfitto il virus.
Lo stesso Covid col quale oggi stiamo ancora lottando e che ha causato migliaia di vittime.
Di questo nuovo pericoloso virus sappiamo molto poco in merito alle sue possibili mutazioni e variazioni, alle conseguenze che potrebbe avere nel caso di un non escludibile contagio contemporaneo di covid e vaiolo o tantomeno sulle attività di controllo sanitario nei porti e negli aeroporti. 

SE NE OCCUPANO
REGIONI ED EU

Il ministro della salute, da Berlino, dice ai giornalisti: 
“Teniamo alto il livello di attenzione grazie alla nostra rete di sorveglianza europea e nazionale”, ha dichiarato Speranza mentre si era a Berlino alla riunione dei ministri del G7.
Nel nostro Paese, già a seguito della segnalazione di alcuni casi di vaiolo delle scimmie in Europa, il ministero della Salute – ha inoltre detto alla stampa il responsabile della sanità italiana – ha tempestivamente allertato le Regioni e messo in piedi un sistema di monitoraggio dei casi.
Un primo caso è stato identificato il 19 maggio presso l’INMI Spallanzani di Roma (nella foto), che poi ha confermato altri due casi sospetti, già ricoverati nella struttura.

Per la politica
tutto va bene

Insomma, a dire della massima autorità sanitaria nazionale,  possiamo stare tutti tranquilli…
Il Ministro ha infatti incaricato le Regioni di segnalare e monitorare i casi che si verificano e poi confida sull’Europa che, invece, se ne occuperà attraverso le proprie organizzazioni sanitarie.
Speranza non ha chiarito, però, cosa farà concretamente il nostro Ministero della Salute oltre a dire agli altri di contare quanti casi si dovessero manifestare. 

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