Medico arrestato per violenza sessuale su sei donne

Medico arrestato per violenza sessuale su sei donne

È INFETTIVOLOGO DELL'MTS DI MILANO

A rendere la situazione ulteriormente grave ed estremamente sconvolgente è quanto appreso dal nostro giornale: l'infettivologo è un dirigente medico di un poliambulatorio MTS della Città Metropolitana, il Centro malattie a trasmissione sessuale. L'ambulatorio pubblico sarebbe stato teatro della violenza fisica e psicologica sulle donne. Della scandalosa vicenda se ne occupa la Procura della Repubblica di Milano. 

Sanitadomani.com – Milano. Un medico è stato arrestato per aver abusato sessualmente di sei pazienti.
La notizia da stamattina rimbalza dalle Agenzie di stampa ai Tg, dai giornali on line sino ai cartacei che domani saranno in edicola.
La notizia ufficiale è che un medico infettivologo dell’Ats Città Metropolitana di Milano è finito in manette dopo mesi di indagini avviate a seguito di una segnalazione anonima.
Della scandalosa vicenda se ne occupa la Procura della Repubblica di Milano. 

A far scattare le manette, però, sono state le denunce di sei giovani donne che avrebbero avuto la sventura di imbattersi nel medico di una struttura sanitaria pubblica di Milano.
A rendere la situazione ulteriormente grave ed estremamente sconvolgente è quanto appreso dal nostro giornale:  l’infettivologo sarebbe un dirigente medico di un (MTS) “Centro malattie a trasmissione sessuale”.
Si tratta di uno dei tanti ambulatori specializzati dell’Ats (Agenzia di Tutela della Salute) della metropoli lombarda ai quali si rivolgono pazienti che si sottopongono ad accertamenti sanitari per verificare, prevalentemente, se hanno contratto malattie sessualmente trasmissibili. 

GLI CONFIDAVANO
LE LORO STORIE

Un episodio di una gravità inaudita anche perchè potrebbero esserci delle vittime che, per tutelare la propria vita famigliare, potrebbero non denunciare violenze sessuali subite dal medico.
Basti pensare che i centri ambulatoriali MTS, presenti in tutta Italia, si occupano proprio di svolgere tutti gli accertamenti clinici a quei pazienti che temono di aver potuto contrarre una malattia infettiva trasmissibile principalmente per contagio diretto a seguito di attività sessuali non protette, inclusi i rapporti orali e anali.
I pazienti confidano allo specialista la ragione, e spesso i fatti più intimi, che li spinge a sottoporsi a quei test alla ricerca di specifiche infezioni.

Viste le circostanze in cui si sono svolti i fatti denunciati ci potrebbe essere, quindi, un’ulteriore sconcertante aggravante: l’infettivologo dell’Ats della città di Milano avrebbe violentato le sue pazienti facendo leva proprio sulla loro assoluta necessità di riservatezza e di privacy.

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