Lo stetoscopio che salverà milioni di vite

Lo stetoscopio che salverà milioni di vite

Sanitadomani.com Chi di noi non ha mai avuto a che fare con lo stetoscopio di un medico?

Tra tutti, è forse  lo strumento più conosciuto.
E’ possibile che presto vada in pensione per lasciare il posto a una versione che adotta anche l’Intelligenza Artificiale per superare alcuni limiti legati soprattutto alla diagnosi della polmonite.  

James Edward Maceo West, PhD, professore di ingegneria elettrica e informatica e ingegneria meccanica alla Johns Hopkins University di Baltimora (https://www.jhu.edu/) ,
ha infatti sviluppato uno stetoscopio digitale dotato di intelligenza artificiale per diagnosi polmonari accurate.

Dati e vantaggi del nuovo stetoscopio sono stati presentati recentemente al 179° Meeting della Acoustical Society of America

RILEVAMENTO DIGITALE DEL SUONO

Questo strumento utilizza la tecnologia di rilevamento digitale per l’acquisizione del suono, l’acustica attiva per la cancellazione del rumore e l’intelligenza artificiale (AI) per aiutare gli operatori sanitari a fare diagnosi accurate di polmonite.

Primo obiettivo è salvare le vite dei bambini, specialmente nei Paesi in di sviluppo, dove il tasso di mortalità infantile per malattie polmonari è altissimo. 

MUOIONO UN MILIONE DI BAMBINI

Si calcola infatti che le infezioni acute delle vie respiratorie inferiori uccidano quasi 1 milione di bimbi ogni anno in tutto il mondo, causando più morti dell’HIV e della malaria messi insieme. Ma meno del 5% delle persone ha accesso all’imaging a raggi X. Inoltre, molti piccoli pazienti vivono troppo lontani dalla cliniche ospedaliere, le strade sono in cattive condizioni e i trasporti sono costosi. Nell’Africa subsahariana, dove si verifica la maggior parte dei decessi per polmonite, solo due bambini su cinque con sintomi di polmonite ricevono cure mediche professionali.

ADDIO VECCHIO STETOSCOPIO

Il rilevatore del futuro gestito dall’intelligenza artificiale

 Lo stetoscopio digitale è particolarmente utile anche per gli operatori sanitari in aree altamente popolate o cliniche rumorose e per i test domiciliari di pazienti respiratori cronici.
Può anche aiutare a mantenere le distanze sociali e ridurre l’esposizione dei medici a COVID-19 consentendo la condivisione virtuale delle registrazioni con un team di assistenza in una stanza diversa. 
Lo strumento è stato realizzato anche grazie ai finanziamenti della National Heart, Lung and Blood Institute, della NASA e della Bill & Melinda Gates Foundation.

https://www.jhu.edu/

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