I NAS in 536 case per anziani

I NAS in 536 case per anziani

IRREGOLARE IL 20% DELLE STRUTTURE

Addirittura è stata disposta la chiusura di 3 residenze ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani ospitati

Sanitadomani.com –  Si è concluso con un bilancio poco positivo il controllo a tappeto eseguito a livello nazionale dai Carabinieri del NAS nelle strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane, quali le residenze assistenziali assistite (R.S.A.) e le case di riposo.
Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato da Nord a Sud l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 536 attività socio-sanitarie ed assistenziali.

IL 20% DELLE STRUTTURE
VIOLA NORME SANITARIE

Nel corso delle verifiche sono state individuate 107 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 20%, sanzionando 52 persone per violazioni penali e 87 per illeciti amministrativi, per complessivi 80 mila euro, riconducibili a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, inosservanza delle misure anti-COVID, presenza di personale non qualificato e privo della prevista vaccinazione.

ASSISTEVANO GLI ANZIANI
RISCHIANDO IL CONTAGIO

Proprio in relazione alla tutela degli ospiti dal possibile contagio, i NAS hanno contestato 42 violazioni dovute al mancato possesso del green pass e della vaccinazione da parte dei dipendenti delle strutture ricettive, sia personale medico che infermieristico e assistenziale, alle quali si aggiungono ulteriori 16 sanzioni per mancato uso di dispositivi medici protettivi, assenza di cartellonistica informativa e omessa valutazione del rischio epidemiologico da COVID-19.

CHIUSE 3 CASE ANZIANI
DEL TUTTO INADEGUATE

È stata, inoltre, disposta la chiusura di 3 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.
I Casi più eclatanti si sono registrati a Palermo, Reggio Calabria e Potenza.
In queste tre città i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno chiuso Residenze per anziani aperte abusivamente o gestite in violazione delle norme di legge. 

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