I batteri trasmessi da mamma a figlio

I batteri trasmessi da mamma a figlio

IN GRAVIDANZA MASSIMA CAUTELA

Sono stati resi noti gli esiti di importanti ricerche sulle vie di accesso al corpo umano dei batteri della salute. Germi che sono talvolta associati a un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, tumorali, diabete e altre patologie. Il risultato ha confermato come la prima trasmissione di batteri avvenga alla nascita, da mamma a figlio, con segni riconoscibili addirittura fino agli 80 anni di età. Ciò conferma nuovamente che in dolce attesa occorre fare attenzione, perché i propri comportamenti possono influire sulla salute del bambino.

Sanitadomani.com – Milano. Sono 18 le istituzioni e i centri di ricerca a livello mondiale che si sono uniti nello studio della trasmissione dei batteri.
Il coordinamento dello studio scientifico è avvenuto attraverso la direzione di Nicola Segata, professore del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata Cibio dell’Università di Trento e dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO di Milano).

Risulta chiaro e confermato come il microbioma, ovvero l’insieme di microrganismi, possa essere un grande alleato per la salute, agendo ad esempio sulle difese immunitarie e le capacità digestive.
La ricerca ora prosegue con un nuovo obiettivo: definire con precisione i modi attraverso i quali avviene la trasmissione dei microbi e batteri che lo compongono.

 

IN ESAME 9MILA CASI
CON ESITI ECLATANTI

Lo studio, di rilevante importanza scientifica, ha visto la minuziosa analisi di oltre 9mila campioni di feci e di saliva, provenienti da persone di 20 paesi diversi di tutti i continenti.
Una ricerca imponente volta a individuare il modo in cui i batteri si trasmettono di generazione in generazione e attraverso la stretta relazione con altre persone.

I risultati a cui fare attenzione

Non sono tardati i risultati che hanno confermato come la prima trasmissione dei batteri del microbioma intestinale avvenga alla nascita, da madre a neonato.
Una conferma che implica dunque la necessità di fare attenzione al proprio comportamento in dolce attesa e all’interazione con le altre persone.

I risultati hanno infatti aggiunto che nella popolazione adulta le strette relazioni con altre persone rappresentano la modalità di trasmissione di batteri più frequente, soprattutto per ciò che riguarda gli oltre 800 batteri della saliva.

In altre parole, le interazioni sociali modellano la composizione dei nostri microbiomi, con la trasmissione più frequente di determinati batteri che possono essere a loro volta trasmessi di generazione in generazione. Tutto ciò merita quindi ulteriori studi per comprenderne le conseguenze sulla nostra salute e far progredire la comprensione dei fattori di rischio per specifiche patologie.

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