Droga, la mafia ricorre all’ospedale?

Droga, la mafia ricorre all’ospedale?

Sanitadomani.com – RUBATI 400 MILA EURO DI FARMACI ANTITUMORALI. Sono stati rubati ben 400 mila euro di farmaci antitumorali ad uso ospedaliero.
Il furto è avvenuto nell’Ospedale Civile di Rho, comune dell’immediato hinterland di Milano.
La dinamica dell’azione criminosa è stata, banalmente, la solita.
Sono liberamente entrati. Hanno forzato il portellone di una cella frigorifera, hanno caricato le numerose confezioni di farmaci e se ne sono andati.
Sono entrati e usciti indisturbati.
Speriamo che le innumerevoli telecamere di ‘sicurezza’ siano almeno utili ai Carabinieri.
Un operatore sanitario dell’Ospedale di Rho, sabato mattina, si è recato nella sala dove si trova la cella frigorifera nella quale vengono custoditi i farmaci antitumorali.
Si è però accorto che il portellone era stato forzato e ha quindi scoperto che tutti i farmaci erano spariti.
Il rifornimento dei medicinali di ultima generazione era stato effettuato proprio venerdì pomeriggio e nel corso del week end i malavitosi sono entrati in azione.
Medicine specialistiche per un valore di acquisto ospedaliero di circa 400 mila euro, ma nettamente superiore se spacciate come stupefacenti.
L’unica firma certa lasciata dai ladri è quella che si tratta di ‘esperti’ non solo nel rubare, ma soprattutto nel saper riconoscere quali siano i farmaci antitumorali.
Delinquenti che è immaginabile abbiano agito sapendo a priori dove prendere e a chi consegnare il prezioso bottino.
Buona parte di questa tipologia di farmaci e di provenienza illecita, purtroppo, finiscono nella mani di gente senza scrupoli che ne spaccia le compresse al posto della cocaina o di altri potenti stupefacenti.
Un caso clamoroso era stato quello di due spacciatori dell’Asia occidentale arrestati dai carabinieri perché trovati in possesso di migliaia di compresse antitumorali che stavano spacciando davanti ad un liceo di Segrate.
Anche in questo caso alle porte di Milano.
Si è spesso parlato di un mercato parallelo di spacciatori di farmaci-droghe con ‘effetti stupefacenti’, ma ad oggi sembra non si sia ancora risaliti al bandolo della matassa.
In ogni caso il furto di Rho deve mettere in allerta tutti gli ospedali Lombardi e non per stroncare sul nascere il fenomeno.
I rischi che corrono, ad oggi, i ladri addentrandosi in un ospedale appaiono infatti di gran lunga inferiori a quelli che correrebbero cercando di rubare centinaia di migliaia di euro in altri analoghi modi criminali.
L’allarme suonato a Rho richiede un’attenzione particolare nella rivisitazione dei piani di sicurezza affidati alle costose società di vigilanza che dovrebbero prevenire proprio episodi come questi, oltre che a scoraggiare aggressioni nei confronti del personale sanitario.

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