Coronavirus, ad oggi è la patologia più controllata

Coronavirus, ad oggi è la patologia più controllata

Sanitadomani.com – MILANO. Scuole chiuse, campionato di calcio sospeso, Carnevale di Venezia annullato. Disposizione che mettono la cittadinanza in allarme. Ma fare attenzione non deve significare cedere al panico.
A fare chiarezza arrivano i numeri forniti dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, riferiti al Covid-19, nome scientifico del virus: “Non è mortale come altri coronavirus come Sars e Mers. Oltre l’80% dei pazienti ha una forma moderata e guarisce”.
Solo nel 14% dei casi il virus ha complicazioni gravi, come la polmonite. Al momento, il virus è risultato fatale nel 2% dei casi, principalmente nei pazienti anziani.
Gli stessi dati che ha fornito il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ccdc): l’80,9% delle infezioni è classificato come lieve, il 13,8% come grave e solo il 4,7% è critico.
La stragrande maggioranza dei decessi si registra fra le persone over 80.
Anche in Italia professionisti del settore ricordano di non creare allarmismo.
“Nell’80-90% dei casi chi contrae il coronavirus ha gli stessi sintomi dell’influenza- ha detto Giovanni Maga, direttore Cnr-Igm, Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche- «Nel 10-15%  può svilupparsi una polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza.
Nel resto dei pazienti può svilupparsi una polmonite con un ricovero in terapia intensiva nel 4% dei casi. Il rischio di gravi complicanze aumenta con l’età, e le persone sopra 65 anni o con patologie preesistenti o immunodepresse sono le più a rischio”.
Esattamente Come accade, ed è già accaduto, con la normale influenza. Patologia che rientra, come sempre, tra quelle attentamente monitorate dall’Istituto Superiore di Sanità.
La scorsa settimana, sono stati segnalati 157 casi gravi, di cui 30 deceduti.
Ogni anno in Italia i decessi diretti per influenza sono compresi fra i 300 e i 400, mentre si arriva tra i 4 mila e i 10 mila decessi per complicanze gravi a causa dei virus influenzali.
Il tasso di letalità (ossia il rapporto tra morti e contagiati) è attorno all’1 per mille.
Sicuramente molto, ma molto più basso di quello registrato al momento dal coronavirus , ma la differenza non è tale da creare eccessivi allarmismi. Inoltre l’Italia, c’è poco da dire, è all’avanguardia con il suo sistema sanitario per non parlare della eccellente sanità lombarda. In questi giorni, non proclami sui giornali, ma attività operative sono in corso 24 ore su 24 da parte dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera e dal Presidente, in prima persona, che non perde di vista nessuno dei piani di lavoro che tutti gli uffici e servizi sanitari stanno gestendo con la presenza diretta e fisica dell’assessore alla sanità Gallera, assieme ai migliori specialisti, tecnici e virologi.
Mai come in questo caso, nonostante il Coronavirus al momento sia potenzialmente meno pericoloso di influenze annuali che causano tantissime vittime, si sono attivate misure di sicurezza sanitaria di questo livello e attenzione. Il male più pericoloso e incurabile in questo momento non è il Coronavirus, ma il panico. 

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